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Perito Moreno Patagonia Argentina |
Viaggio di guarigione e
trasformazione a Buenos Aires e
Patagonia
dal 3 al 18 febbraio con Bruna Ferrari,
maestra e sciamana
LA STEPPA
Note di
un viaggio dove tutto comincia e dove
tutto finisce
di
Graziella Bertozzi
Una vela bianca
ci guida in un cielo trasparente
La steppa ci segue
coi suoi riflessi dorati
Gli occhi dei guanaco
ci guardano sorpresi
e incedono eleganti in questo mare
E’ il cuore della terra
che palpita e ci fa sognare
Lunedì 5 marzo 2001
Eccoci sull’aereo in
procinto di arrivare a Buenos Aires dopo 14 ore di viaggio.
Il sole sta spuntando
all’orizzonte e ci regala un’alba indimenticabile.
Come succede negli ultimi
tempi sono sola anche sull’aereo, due posti tutti per me,
oppure c’è anche Roger?
Ieri notte l’ho sognato mentre
eravamo in barca e lui mi lasciava libera per stare
con una giovane fidanzata.
Anche lì ho vissuto lo
stesso conflitto: stare con un uomo che amo e rinunciare a parte del mio
cammino, oppure stare da sola fare ciò che voglio ma senza amare ed essere
amata e coccolata da qualcuno? L’ideale sarebbe trovare qualcuno con il quale
condividere lo stesso cammino. Sarò pronta per questo? Finora non è stato
possibile, ma ora, dopo l’esperienza con Roger forse l’Universo mi aiuterà.
Caro Dio,
grazie per questo nuovo giorno che mi hai regalato,
sarà senz’altro un giorno di gioia, conoscenza,
armonia e amore.
Fa che il mio cuore si apra al mondo e capisca che
non ci sono differenze fra me e gli altri, fra me e la vita, fra me e la realtà
perché io sono Te, Tu sei me e tutti siamo Te.
Fa che anche oggi io possa crescere un po’ e ti
prego, sorveglia il mio cammino, affinché io non mi possa perdere. Amen
Preghiera
Cari Spiriti dell’Argentina,
cari Spiriti di Buenos Aires
Chiediamo il permesso di entrare in questo grande
Paese
e in questa grande città.
Aiutateci ad essere umili e riverenti, pieni di
rispetto
per tutto ciò che si muove e non si muove lì da voi.
Angeli accompagnateci in questo viaggio
che come sempre è un viaggio interiore dentro di
noi
per risvegliare antichi canti, antichi suoni,
antiche armonie.
Grazie
Dopo tanti viaggi in
aereo ancora mi incanto a guardare gli
aerei in volo,
questi enormi uccelli di
acciaio che galleggiano nell’aria sopra le nubi, sorretti da una sola grande
forza: “l’intento”.
Se non ci fosse ” l’intento” nessun pezzo di acciaio avrebbe mai
potuto volare.
“L’intento” porta l’aereo
a destinazione, superando i venti e la pioggia, diritto verso lo scopo,
incurante di tutto e di tutti.
Un percorso dorato si
staglia davanti a noi, in mezzo alle nuvole e alla pioggia e nonostante la
forte turbolenza il nostro “uccello di acciaio” lo segue dritto allo scopo,
spinto dalla sola forza che vale “l’intento”!
Ecco la pampa sotto di
noi, “La pampa sconfinata”, come dice una vecchia canzone.
Un tappeto verde-giallo
inframmezzato da qualche cespuglio con vicino una “estancia” e qualche paludoso
acquitrino che la rende vivibile per gli animali.
All’atterraggio, tutti
felici ,battiamo le mani in un atto di omaggio,
anche se un po’ infantile,
per i piloti.
Martedì 6 marzo
Magico incontro con Carlos
Gardel, anzi con la sua tomba.
“visse per morire e morì per vivere” c’è scritto sulla sua lapide omaggio dei suoi
compagni di vita e di musica.
Il cimitero della
Chacarita a Buenos Aires è il più grande di tutta l’Argentina e misura 25 Km
quadrati.
Sono sepolti oltre al
generale Peron e a Evita, tutti i più famosi artisti argentini.
In particolare abbiamo
visitato le tombe dei precursori del tango, che spesso vengono ricordati con
veri e propri monumenti, raffiguranti loro e i loro strumenti: il pianoforte,
la chitarra, il bandaleon ecc.
Le nostre guide erano
molto presenti attraverso la città di Buenos Aires e i messaggi della loro
presenza ci arrivavano attraverso le scritte della città in movimento.
Armonia
è quello che abbiamo ricevuto oggi da questa giornata, un sole trasparente e
dorato faceva risaltare i colori e il contrasto fra il cielo e gli alberi, fra
i palazzi e gli autobus e la gente.
Nel giardino giapponese
una coppia di sposi, che posava per un servizio fotografico, rendeva ancora più
irreale un’atmosfera di sogno.
L’intento
ecco la parola chiave di questo viaggio, Graciela, nostra maestra di Tango ci
invita a capire come deve essere la postura, come si deve sentire il corpo nel
tango, ma soprattutto lei ci spiega che è “l’intento” che ti porta ad avere la
corretta postura. “Intento” significa per una donna affidarsi all’uomo e saper
abbracciare un uomo come se ci fosse solo lui al mondo. “Abrazo Total” senza
invadere o pesare ma esserci e sentire il corpo dell’altro senza opprimerlo.
“L’intento” ti dice di portarsi prima in alto “Arriba” come se dovessi prendere
qualcosa oltre l’uomo, oltre la coppia, oltre la realtà, in quello spazio
irreale che ci avvolge tutti (non spazio).
Anche nel Tango “sentire”
e non “capire” è la chiave del successo. Così come nella vita il voler “capire”
spesso porta a bloccare qualsiasi intuizione, qualsiasi messaggio che ci arriva
dal corpo e dallo spirito.
Anche in questo il Tango è una grande lezione di vita, è un
ritorno alle origini, al rincontro con le forze del maschile e del femminile,
che fanno emergere da noi antiche e nuove emozioni.
Il Tango mi
riporta a te, amor mio, a quando mi avvolgevo attorno al tuo corpo in un
amplesso di cuore e musica. Sarei rimasta così per sempre, dentro
quell’abbraccio senza sapere dove finiva
il mio corpo e dove iniziava il tuo, quando i nostri cuori diventavano Uno e i
nostri spiriti aleggiavano felici sopra di noi.
Come era diverso ieri sera! Io rigida come un
manico di scopa dondolavo su dei tacchi non miei, perdendo spesso l’equilibrio
in una ricerca dell’altro che non c’era.
Mercoledì 7 marzo
Polonia Uruguay
Nessun posto come questo
mi ricorda la mia infanzia, grandi alberi di platano, siepi di campanelle color
indaco, piccole case a due e quattro acque, coi tetti di coppi, le case di
mattoni a vista. Ma quello che me la ricorda di più è l’atmosfera. Un’aria
cristallina e nonostante il caldo, una piacevole sensazione sulla pelle.
La gente cammina con aria
tranquilla e siede al fresco sotto i grandi alberi. Nessuno corre, nessuno ha
fretta di andare. Anche il bel signore seduto vicino a me sulla panchina non dà
segni di impazienza e di imbarazzo. Si sta godendo come me questa atmosfera di
pace. Nella grande chiesa del Santissimo Sacramento una scritta accoglie il
visitatore: “Non di solo pane vive l’uomo ma soprattutto della parola che esce
dalla bocca di Dio”
E la voce di Dio l’abbiamo
sentita tutti oggi. Fra un suono e l’altro, gli armonici del nostro coro hanno
riempito la chiesa e i nostri cuori.
“Piero el mejor Colchon”
(Piero è il miglior materasso)
“Pierre Balmaine Paris”
Le scritte mi riportano a
casa, ad una realtà che si perde dietro i palazzi di Buenos Aires. Cosa
penseranno i due “Piero” che sono
rimasti a casa? Penseranno forse che non
si può seguire una donna che salta da un posto all’altro del mondo e che
rappresenta il loro sogno non realizzato?
Stiamo correndo sulla
sopraelevata che ci porta fuori da Buenos Aires e mentre guardo le case che
scivolano via, dietro e sotto di noi, penso al discorso di Bruna di questa
mattina: “vale più un uomo con una passione che cento uomini con degli
interessi”.
Ecco cosa spinge questi
uomini senza radici ”la passione”. Penso a Florio che ha 53 anni, si dimette
dal suo lavoro dipendente per mettere su un’impresa in proprio.Perché lo ha
fatto?
lui non ne avrebbe avuto
bisogno, ma la famiglia è la sua “passione”. Confessa che al mattino quando si alza è stanco, ma stringe i
denti e parte per impostare il lavoro della
giornata e dice: “Devo
tenere duro per almeno 6 mesi poi passerò l’ impresa ai miei figli”.
I figli lo guardano con un
misto di affetto e considerazione e appena lui lancia il segnale “non verbale”
i figli gli si avvicinano e parlottano tutti e quattro insieme. E’ la vera
“tribù romagnola” che da noi non esiste quasi più, ma qui in assenza di radici,
resiste.
Florio rappresenta il
padre che avrei voluto “tutti per uno, uno per tutti”.
Ieri sera ballando la paloma
mi ha stretto a sé pensando alla sua gioventù e alla sua libertà perduta e
prima di partire col pulmino si è avvicinato al finestrino e mi ha dato un
dolcissimo bacio per sigillare questo magico momento.
“Sì amor mio”, è l’ultima
parola dell’uomo argentino che si concede alla donna in un momento di
difficoltà. L’importante è restare uniti, difendere la famiglia a tutti i
costi, senza radici e senza famiglia è l’esilio sia materiale che spirituale.
Sabato 10 marzo
Usciamo dall’utero di
Buenos Aires, città impregnante ed avvolgente. Ti prede a tua insaputa
attraverso le sue strade e i suoi
palazzi, le sue luci e le sue ombre, dentro e fuori i locali. E’ un utero
circondato dalle acque del Rio del Plata, immenso e limaccioso, entra nella
città, ne nutre gli immensi parchi, i meravigliosi alberi in fiore, e i
giardini dove vecchi e bambini ritrovano uno spazio di vita e di salute.
Buenos Aires non significa
“aria buona” ci spiega la nostra guida Gabriella, ma è il nome del primo
battello che arrivò in questo luogo risalendo il Rio del Plata.
Cara Buenos Aires, le
donne di Plaza de Majo sono il tuo lamento, un lamento che tiene desti i cuori
di tutto il mondo e non riguarda solo i “desparecidos” ma è anche quello degli
immigrati. È un urlo di nostalgia per la loro terra lontana, è il lamento di
chi si sente “cittadino di serie B” rifiutato dalla sua terra, né italiano né
argentino, appeso a quel filo che tira da una parte e dall’altra dell’oceano, senza
mai spezzarsi.
Domenica 11 marzo
Cara Guida,
perché siamo qui in Patagonia?
Entra nell’anima di questo posto Graziella e
capirai perché tu e i tuoi compagni siete qui in questa immensa giornata.
Tutto qui è il figlio della terra, le rare
case apparentemente casuali, escono
dalla terra come fiori che sbocciano ai nostri occhi all’alba. Un’alba di cuore
e di amore con una luna che riflette la luce del sole, le montagne che si
illuminano d’immenso che qui ha una colorazione rosa. I colori sono le emozioni
della terra, dal verde scuro delle montagne al giallo della steppa. Anche gli
animali hanno il colore della steppa. Le pecore si confondono con il paesaggio
e sembrano nate da quella terra di cui si nutrono, su cui si riposano e dove si
riparano la notte, loro unico giaciglio.
Ascolta la voce del cuore e qui troverai antichi suoni e profumi millenari.
Siete qui nel paese dei dinosauri, nell’incontro
delle razze e delle origini di ognuno di voi. Nella terra di Atlantide dove
tutti voi avete convissuto in una Congrega di Guaritori Spirituali molto
apprezzati ed amati.
E’ qui che cercate le vostre origini, nel Paese
dove tutto ha avuto origine, dove animali e uomini convivevano in un equilibrio perfetto.
Il ciclo della vita, il ciclo della trasformazione,
tutto si trasforma, niente si crea, niente si distrugge.
Qui troverete i profumi ed i suoni del “Principio”,
quando Dio e la Terra erano uniti in uno abbraccio continuo.
Lasciatevi andare, aprite i vostri cuori, godetevi
questo giorno come regalo dell’Universo.
Agonne
Lunedì 12 marzo
Cara Guida,
parlami dei ghiacciai
Cara Graziella,
i ghiacciai sono la memoria dell’uomo sulla terra.
Vivi la loro trasparenza e ne vivrai tutte le
memorie.
I ghiacciai sono la luce della terra, sono come
grandi lampade che emanano una luce bianca e trasparente. Nella loro
trasparenza essi assorbono i colori del cielo e del mare che sono i loro eterni
compagni.
Gli uomini mandano le loro emozioni nell’etere e da
lì una forza magnetica dei poli terrestri li attira e i ghiacciai ne conservano
le memorie.
E’ da qui infatti che partono i meridiani che
abbracciano la Terra portando energia in ogni punto.
E’ da qui che l’Uomo e l’Animale hanno sigillato il
loro Patto.
E’ da qui che dopo lo spostamento dell’Asse
Terrestre causato dalla collisione di una grande meteorite sono spariti i
Dinosauri ed è iniziata l’Era della Glaciazione.
Prima di questo non esistevano le stagioni poiché la terra riceveva i raggi del sole in
maniera omogenea.
Cara Graziella,
lascia andare il tuo passato, le tue tribolazioni e
le tue paure ai ghiacciai, non andranno perse, loro le purificheranno, le
trasformeranno in luce per l’Universo.
Resta in contatto
Agate
Caro Roger, amor mio,
Ti ricordi quando ti dicevo, “qual è il tuo sogno?,
e tu rispondevi:
“il mio sogno si è già realizzato”
“Ho desiderato tutta la vita di poter vivere nella
mia barca e tre anni fa ci sono riuscito, poi ho sognato tutta la vita di
attraversare l’oceano con la mia barca e due anni fa ci sono riuscito, poi ho
sognato tutta la vita di incontrare una donna come te, proprio come te, e
adesso tu sei qui, sei una realtà.
Non desidero altro”.
Ed io preoccupata ti rispondevo. “Un uomo senza un
sogno da realizzare, muore”
E tu mi chiedevi “e il tuo sogno qual’ è?”
Il mio sogno è quello di svegliarmi al mattino ed
essere l’uccello che canta, l’albero del mio giardino, il sole che esce dalle
nuvole, di essere lo specchio che riflette la mia faccia.
Il mio sogno e quello di ridare agli altri tutto
quello che ho ricevuto nella mia vita, si’ tutto, proprio tutto.
Tutto quello che ho appreso dai maestri, dai
bambini, dai vecchi nelle osterie, dagli amici e dai nemici, da mia madre da mio padre e da mia sorella, da quelli che
mi hanno amato
e da quelli che mi hanno odiato, dalle lunghe
chiacchierate con il mio cane, dal contatto col mio gatto, dalle stelle che mi
accompagnano nelle traversate notturne in mare, dal buio della notte e dalla
luce del giorno, dall’amore degli uomini, da mio figlio che risveglia in me
antiche saggezze.
Tutto questo devo ridare e ancora di più.
Aiutare gli altri ad espandersi come hanno fatto
tanti con me.
Aiutare gli altri a conoscersi, ad amarsi, a
riconoscersi, a curarsi, a vivere e a morire.
Ecco qual è il mio sogno, Amor mio.
Martedì 13 marzo
Cara Guida,
cosa significano questi piccoli incidenti sul
nostro percorso?
Il vostro viaggio è un viaggio interiore e ogni
attesa è un’occasione per terminare un
ciclo e iniziarne un altro.
Restate in attenzione e tutto si svelerà ai vostri
occhi. Lasciatevi andare e aspettate che la vita vi venga incontro. Dovete
imparare a scivolare sull’acqua e lasciare alle rocce tutte le vostre rigidità.
Il passaporto dimenticato è una chiave di entrata
in una nuova vita che corrisponde ad un nuovo ciclo. Umiltà, non dare mai
niente per scontato, capire che tutto si materializza e si smaterializza ai
vostri occhi solo per darvi l’opportunità per crescere.
Quando trasformerete la vostra arroganza in amore e
possibilità infinita, allora potrete continuare il viaggio.
Aiutatevi l’un l’altro ad annullarvi e a rinascere.
Troppo ego traspare ancora dal vostro pulmino.
Amare e ringraziare, questa è la chiave
dell’esistenza, non scordatevelo!
Vehuel
Cara Guida,
sono pronta a ricever il Master di Reiky?
Entra in questa energia di luce, Graziella, è la
luce che ti purifica, che ti illumina,
che ti guida. Seguila sempre, lasciati andare,
quello che arriva è buono e tu stai vivendo un momento magico in un posto del
mondo pieno di magia con tutti i tuoi compagni di questa e altre vite. Senti il
vento che fischia e ti porta suoni e voci vicine e lontane, da questa terra di
Dinosauri sono nate mille storie, fra la Corinzia, l’Irlanda e la Scozia e
questi posti ci sono forti collegamenti. Questa terra è popolata dagli spiriti
di esseri che hanno vissuto in quelle terre e viceversa. Con lo spostamento
dell’asse terrestre i dinosauri sono stati catapultati dal Nord Europa a qui,
dove piano piano si sono estinti per motivi climatici. E’ una terra densa di
mondi paralleli, popolata da esseri invisibili per molti, ma visibili per
alcuni di voi. Alcuni di loro hanno preso la forma di Iceberg e delle montagne.
Provate a sfuocare la vista e li vedrete.
La cerimonia di iniziazione di oggi ha aperto un
po’ i vostri canali energetici.
Domani vedrete e sentirete di più se lo vorrete.
Noi ci siamo!.
I Vostri Angeli protettori
Non dimenticate di inviarci le vostre emozioni
positive affinché noi possiamo nutrirci e rimandarvi il tutto centuplicato.
A presto Vehuel - Grazie Vehuel, grazie Angeli
Mercoledì 15 marzo 2001
IL GIOCO DEGLI ORGANI
Pancreas (autostima)
Tu che mi rendi la vita
tanto amara, insegnami a riconoscere ed apprezzare il dolce della vita,
affinchè io possa nutrire te e la mia anima.
Grosso Intestino (dogmatismo, rigidità)
Dai al mondo le tue
scorie, o grosso intestino, lascia alla terra ciò che non ti serve più, solo
così potrai fare posto al nuovo che ti nutre.
Cistifellea (amarezza,
frustrazione)
Non c’è primo, non c’è
ultimo, non c’è buono né cattivo, tutti siamo in cammino, esci dal giudizio e
dalla frustrazione, il tuo compito è quello di trasformare il cibo in energia
d’amore.
Piccolo Intestino (vulnerabilità)
Accetta la trasformazione,
o piccolo intestino, così come nella vita niente si crea e nulla si distrugge,
tutto si trasforma, solo così potrai trasformare la tua vulnerabilità in forza.
Stomaco (preoccupazione)Se ti preoccupi muori, se
non ti preoccupi muori, la sola differenza è che se ti preoccupi muori prima, e
allora perché preoccuparsi? Ama te stesso e il mondo ti sorriderà
Fegato (rabbia)
Lascia andare la tua
rabbia e il tuo rancore o fegato e aiutami a trasformare tutto questo in
accettazione e gioia di vivere. Grazie
Rene (paura)
La paura fa i 90 e per
superarla devi correre più forte di lei.
Corri corri cavallina, ma
dove vai se il cavallo non ce l’hai?
Amare significa lasciare
andare la paura.
Vescica (insicurezza)
Essere o non essere, fare
o non fare, questo è il grande dilemma.
Lascia andare o vescica le
mie insicurezze e fammi correre sicura e libera sui prati della vita.
Polmone (tristezza,
dolore)
Polmone, aiutami a trovare
dentro di me l’Amore e la Madre, affinché non mi possa più sentire triste e
sola.
Cuore (perdono)
Aiutami a perdonare mia
madre e mio padre o mio cuore e allarga le tue braccia per ricevere tutto
l’Amore che la vita ti può dare.
Giovedì 16 marzo
Aeroporto di Rio Callegos
Patagonia
Incontro con Katia e i suoi Tarocchi
Mi stò rafforzando
Periodo in cui devo
trovare la mia parte bambina
Fare lo cose che mi
piacciono
Divertirmi, non fare
niente di impegnativo
Lasciare andare il passato
possibilmente con un rituale:
una festa, oppure andare
in barca a vela
Per quanto riguarda un
possibile incontro:
sono ancora nella fase in
cui non ho le idee chiare,
ma presto tutto si
chiarirà e incontrerò un uomo importante,
forte quanto
me:l’imperatore.
E’ un periodo che devo
vivere a 360 gradi
Fare attenzione ai segni e
simboli che arrivano
Restare in contatto perché
sono molto seguita dalle guide.
Ho imparato che non
dobbiamo necessariamente ridere per essere felici,
né piangere per essere
tristi.
Sto semplicemente
accettando quello che provo in questo istante
e anche se non sono
felice, mi sento bene.
Sogno del 18 marzo
mattino.
Siamo in un gruppo e ogni
mattina al risveglio scopriamo che qualcuno è stato sbranato da un animale
feroce durante la notte non riusciamo a capire come possa succedere. Ad un
certo punto mi accorgo che uno del gruppo si trasforma in un puma e assale
animali e persone. Il gruppo ed io gli tendiamo un tranello e alcuni di noi si
prestano per fare da esca. Lui puntualmente si trasforma e noi riusciamo a
smascherarlo e a far si che non possa più nuocere.
Condivisione
La condivisione è la parte
più importante dei viaggi con Bruna. Ognuno può dire quello che gli è piaciuto
del viaggio , le sue emozioni, le sue aspettative e quello che si porta a casa.
Oggi sono stata la prima a
parlare e ho espresso tutta la gioia della mia bambina interiore. In questo
viaggio infatti ho rivissuto le emozioni di quando ero piccola e mi sono
divertita molto. Ho anche espresso la mia parte creativa attraverso lo
scrivere. Anche questo mi ha riportato a
quando ero piccola quando scrivevo filosofie inventate e impressioni sulla mia
vita. Poi ho messo in moto il
mio critico interiore e per questo ruolo ho scelto Roberto.
Gli ho detto che non sono
riuscita a comunicare con lui come avrei voluto perché sentivo come un rifiuto
da parte sua. Gli ho anche detto che avevo incontrato altre volte persone come
lui nella mia vita che mi avevano trovata “invadente”. Poi ho aggiunto che
spesso però che questo inizio era il preludio di una grande amicizia.
Roberto è una di quelle
persone che si mette difficilmente in gioco. Si tiene tutto dentro e trova
sempre scuse per non condividere. Oggi ha svolto molto bene il ruolo del
critico interiore ripetendo le mie autoaccuse. Ha poi parlato di rapporto
spigoloso pieno di
punzecchiature.
Onestamente non l’ho sentito così e lo dimostra il fatto che quando è stato
male gli ho dato tutta la mia attenzione e assistenza.
Il gruppo lo ricorderà per
i suoi bellissimi armonici e forse per essere stato così pungente nei miei
confronti.
Sabato 18 marzo
L’altro ieri mi sono
sentita male dopo un massaggio di riflessologia plantare.
Quel giorno ero così
felice che facevo fatica a contenere la gioia che avevo in cuore. Avevamo
trascorso una giornata bellissima nel parco delle Torri del Paine in Cile a
contatto con la natura, i suoi suoni, i suoi colori, le sue magie. Un parco di
200 km quadrati lontano mille miglia da tutto. Lì avevamo fatto una cerimonia
di guarigione per il Pianeta. Bruna aveva portato dei cristalli caricati con
energia d’amore e di guarigione e la bandiera della pace. Eravamo stati in una
specie di grotta davanti ad uno spettacolo incredibile di piccoli ghiacciai che
si scioglievano e formavano laghetti incontaminati. I meridiani che
attraversano tutto il globo partono da lì e
così abbiamo inviato loro questa energia perché si potesse irradiare su
tutta la terra. Una cerimonia molto forte e commovente.
La sera dovevo scegliere
fra un massaggio ai piedi e la cena, decisi per il massaggio, ero sicura che mi
avrebbe fatto meglio.
Il giorno prima avevo
ricevuto il Master di Reiky e anche se avevo ancora qualche riserva, ho sentito
che non potevo perdere un’opportunità che mi veniva offerta con tanto amore. La
cerimonia era stata bellissima, piena di emozioni e di magia. Sentivo il mio
cuore che dal mio petto mandava calore e le mie mani sembravano tizzoni
ardenti. Sentivo le mani di Bruna e di Roberto sulla mia testa e sul mio corpo
e vivevo tutto come una benedizione.
La sera del massaggio ci
eravamo radunati tutti con i Master Reiky nella stanza di Heike, dove abbiamo
ricevuto il simbolo del Maestro e poi io il massaggio.
All’inizio del massaggio
stavo benissimo e sentivo che il mio corpo gioiva man mano che Heike trattava i
punti. Poi alla fine Heike tratta il punto della gola e lì sento un forte
dolore. Ma anche altre volte con Bruna avevo provato le stesse sensazioni e non
ci feci caso. Piano piano sento che una leggera vibrazione si irradia dal
midollo spinale a tutto il mio corpo. Poi la vibrazione aumenta e io mi sento
davvero male con le orecchie che fischiano non riesco più a muovermi e tutto
attorno a me perde piano piano di consistenza.
Arriva Bruna preoccupata e comincia a trattarmi la
pancia, ma anche questo non migliora la situazione. Katia mi fa Reiky a
distanza la vibrazione continua ancora per un po’ ed io mi ascolto. Non riesco
a capire cosa mi stia succedendo: questo è sempre stato motivo di “panico” e
invece questa volta, niente, certo un pò di paura, ma niente “panico”. In tutto
questo tempo riesco a starecompletamente immobile, abbastanza calma e tranquilla. Penso
a Roger e alla possibilità di raggiungerlo nell’altra dimensione e la cosa non
mi fa paura. Sento che qualcosa è cambiato in me. Non sento più quel vuoto
terribile che provavo quando stavo male e non sapevo cosa fosse e cosa fare.
Sento che dentro di me c’è qualcosa che mi dà sicurezza.
C’è una vocina che mi
dice: “succederà quello che deve
succedere, non preoccuparti, non esiste la morte, è un passaggio e quando sarai
pronta lo affronterai serenamente”.
Grazie Roger, grazie per
avermi insegnato questo. Con la tua morte ho sconfitto il terrore che avevo
della morte e del morire soffrendo.
Il tuo esempio, la tua
calma, la tua accettazione nel momento del passaggio, mi è stata di grande
aiuto. Mi hai insegnato ad amare e a morire e di questo te ne sarò sempre
grata.
Graziella 19 marzo 2001