22 dicembre 2015

DUE SENZATETTO E UN CANE MALATO



Era il 27 dicembre 1999  circa alle sette di sera, ed ero appena uscita dal mio ufficio, di via Marconi a Bologna, dove lavoravo. Poco prima di uscire avevo inviato come ogni anno il messaggio augurale a tutti i miei amici, conoscenti, clienti, fornitori della mia azienda. 
Il messaggio era il seguente:

FIDUCIA -  UN MESSAGGIO PER LA NUOVA ERA

Il 2000 é stato per me un anno di grosse sfide, ma sento che
tutto questo era necessario per entrare nella nuova Era, l'Era
dell'Acquario che ci porterà tutti in una dimensione più sottile e più amorevole. 
La mia preghiera é sempre la stessa:
“Apri il tuo cuore Graziella”
abbi fiducia in te stessa e negli altri, tutti gli altri,
tua madre, tuo figlio, tua sorella, i tuoi compagni di viaggio, i tuoi partner, i tuoi colleghi, i tuoi vicini, i tuoi "nemici", i tuoi "amici", e piano piano allarga
ai tuoi parenti, a quelli che incontri per la strada, agli extracomunitari, ai dipendenti della tua banca, ai negozianti, ai clienti dell'azienda, ai fornitori dell'azienda, a quelli 
che fanno la guerra, a quelli che vanno in vacanza, a quelli si amano, a quelli che si odiano, ai sani, ai malati, ai bambini, ai moribondi, a quelli che ti dicono di credere in Dio, in Budda, in Maometto, a quelli che ti dicono che ci sono gli Angeli, a quelli che credono negli spiriti, a quelli che credono di essere i migliori, agli astrologi, ai veggenti, ai cartomanti e a tutti quelli che sono passati nell'aldilà e a quelli che devono ancora arrivare.
Grazie a tutti di esserci, di esistere e di non esistere, grazie perché
voi siete me, io sono voi e tutti siamo Dio;

BUON ANNO
Graziella


Era una sera fredda e molto umida e tutti correvano affrettandosi verso casa, o a fare gli ultimi acquisti o per incontrarsi con amici e parenti, quando ad un tratto sento una voce che mi chiama: “Signora, Signora…..” Mi volto e seduto sotto il portico su di un cartone c’era un uomo sulla quarantina che si rivolgeva proprio a me. Mi fermo sorpresa e mi avvicino. L’uomo era ben vestito giacca, pantaloni camicia e cravatta ma senza cappotto. Era un bell’uomo e non aveva proprio l’aria di un “barbone”. L'uomo mi guarda e mi dice: signora, per favore, non voglio soldi da lei, ma per favore mi paghi una zuppa calda in qualche trattoria qua vicino. Sono giorni che non mangio un pasto caldo..” Io lo guardo meglio e d’istinto gli dico: “Lei la zuppa calda la viene a mangiare a casa mia. ” Lui subito si ritrae dicendo: “No, signora, lei è troppo gentile, non posso venire a casa sua, solo una zuppa calda in un locale qua vicino” e io rispondo “ma perché non può venire a casa mia?” e lui risponde: “perché non sono solo”. In quel mentre vedo un altro signore più o meno della stessa età e anche lui senza cappotto, con un cane al guinzaglio, che stavano attraversando via Marconi e venivano verso di noi. Il signore vicino a me dice: “vede signora, c’è anche questo mio amico con me e in più abbiamo questo cane che è malato e cerchiamo un veterinario che lo possa curare gratis perché noi non abiamo soldi per poterlo pagare.” Io rispondo, sempre d’istinto: ”sentite, venite tutti da me non c’è propblema” e lui risponde ”ma il cane è malato potrebbe diventare pericoloso” ed io “ho un piccolo giardino dove lo possiamo mettere, non si preoccupi”, e mentre dico queste ultime parole tiro fuori un mio bigliettino da visita e dico loro che li aspetto per le 7.30, cioè da  lì ad un’ora. Fra me e me penso che la vita mi ha subito dato l’opportunità di sperimetnare la”fiducia” negli altri proprio come avevo scritto nel messaggio augurale, e questo mi rende felice. Prima di entrare in casa mi fermo dalla mia amica che abita sotto casa mia e le dico: “sai Francesca, ho appena inviato un messaggio sulla “fiducia” e la vita mi ha subito messo alla prova per vedere se il messaggo era dettato dalla mia “testa” o dal mio “cuore”. E le racconto la storia. Lei comincia ad urlare dicendo che ero pazza, che quelli lì potevano uccidermi, prendermi tutto. Che ero proprio una squinternata!!. A quel punto mi viene qualche dubbio e rientrando a casa, dove vivo da sola, telefono a mio figlio che viveva a Milano e gli racconto la storia. Lui mi rimprovera un po’ ma con benevolenza. Dice che sono sempre la solita, che vivo sola e che non faccio abbastanza attenzione alle possibili conseguenze. Ma senza né terrorizzarmi ne rimproverarmi. Semplicemente per mettermi un po’ in guardia.
A quel punto rifletto e decido di preparare per i due uomini un cesto con tutti i prodotti  natalizi che ho in casa: panettone, formaggio grana, spumante, salame, cioccolata, etc e sotto il panettone metto un biglietto da 100 mila lire. Alle 7,30 in punto suona il campanello ed io vado loro incontro nel cortile. Il signore che mi aveva chiamato mi  viene incontro tutto trafelato e mi dice:  “Signora, ci dispiace moltissimo, ma non possiamo restare.. siamo venuti apposta per dirglielo, sa,  abbiamo trovato un veterianario che ci cura il cane gartuitamente e che ci aspetta subito ”volevamo ringraziarla personalmente per la sua gentilezza”. A quel punto dico di aspettarmi e corro in casa prendo il cesto pieno di viveri e nel darglielo dico loro di gurdare sotto il panettone e faccio loro i migliori auguri.

La mia amica alcuni giorni dopo, mi disse che aveva vissuto momenti di terrore, non vedendomi nei giorni seguenti pensava che mi avessero ucciso fatta a pezzi e messa nel frigorifero. Non bisogna leggere le notizie di cronaca nera, perchè poco a poco si perde la fiducia negli altri e si vive male.

BUON ANNO A TUTTI
GRAZIELLA



06 dicembre 2015

DA DOVE VENGO E DOVE VADO


Spesso mi definisco "Viaggiatrice dell'anima" perché la modalità del "viaggiare" mi appartiene. Sono appena tornata dal Crociera he ho chiamato Magica alle Isole Maldive con un piccolo gruppo di persone, tutte interessate ad un percorso di trasformazione e di evoluzione personale. Ed è proprio in questa modalità che io dò il meglio. Ero molto in dubbio se partire o no. Ero tornata da non molto tempo da altri viaggi in giro per il mondo come quello che mi vede ritratta in questa foto a Bali, (Indonesia) dove ho vissuto un'esperienza molto ricca di emozioni e di profonde intuizioni, quando la vita mi ha presentato il conto. Non si può sempre "andare", bisogna ogni tanto radicarsi, restare fermi, lasciare sedimentare le esperienze. E a settembre due eventi molto dolorosi, come la perdita di un'amica in modo tragico e inaspettato, e la morte del padre del mio unico figlio, mi hanno fatto fermare. L'emozione e forse anche un po' la rabbia ha iniziato a bollire nelle  mie vene e mi ha fatto "ribollire il sangue" alzandomi di molto i valori della pressione arteriosa. Non mi ero mai molto preoccupata della mia salute. Sono abituata a stare bene, non prendo medicine "ufficiali" dal 1975
(40 anni quest'anno) se non rimedi omeopatici e erboristici. Quando la ipertensione si è scatenata era già ora di partire con il gruppo alle Maldive e non sapevo proprio cosa fare. Avevo preparato il Seminario già da molto tempo. Tutto era pronto. Le persone si aspettavano che io ci fossi. E così sono partita lo stesso con valori molto alti e solo con l'aiuto di rimedi naturali. Ora sono tornata e ho superato la prova di un viaggio aereo lungo e faticoso sia all'andata che al ritorno. A Istanbul al rientro mi sono sentita parecchio male, ma durante il volo mi sono costretta a dormire. Ho dormito sia durante tutto il volo dell'andata, sia quello del ritorno. In pratica su dodici ore di volo ne ho dormite undici. C'era come una Guida benevola che mi accompagnava e che mi proteggeva. Dovevo esserci in quel viaggio, sono qua per aiutare gli altri nel loro percorso evolutivo, ad aiutarli a trovare la loro strada, il loro valore. E proprio questa profonda convinzione mi ha fatto "rischiare", e mi è andata bene. Volevo ringraziare tutti i membri del Gruppo "Maldive" per il supporto e l'aiuto che mi hanno dato, per l'affetto e la comprensione. Questo mi ha permesso di superare un'esperienza difficile ma alla fine molto gratificante. Grazie!!

Durante il seminario abbiamo lavorato coi colori delle Maldive con una tecnica che si chiama Life Vision. Ecco alcuni disegni emozionali realizzati durante questo seminario dai partecipanti alla Crociera.