Come liberare la mente e vivere
il momento presente
camminando sui Monti Sacri del Gargano
Quinta edizione Mattinata (FG)
dal 28 aprile al 4 maggio 2017
India si insegnano le Quattro Leggi della Spiritualità
La prima
"La persona che arriva è la persona giusta e nessuno arriva
nella nostra vita per caso, tutte le persone che ci circondano, che
interagiscono con noi, sono lì per qualcosa, per farci apprendere ed avanzare
in ciascuna situazione."
Quale è il conflitto che risvegliano le persone che incontriamo?
Quale situazione non risolta portano alla luce?
Che cosa è venuta ad insegnarci questa persona?
Con quale persona che non abbiamo perdonato risuona?
Se lasciamo andare quella provocazione/conflitto, togliamo all'altro
il potere di condizionarci o interferire con il nostro equilibrio.
Dis-identificarsi ed osservare, passare dalla posizione di
soggetto a quella di osservatore della situazione ci serve per uscire dal ruolo
vittima/colpevole.
In realtà non siamo ne vittime ne colpevoli.
Ci sono solo esperienze, e le esperienze ci servono per
avanzare.
"In ciascuna situazione" significa che avanziamo anche
nostro malgrado, anche se non ce ne accorgiamo, anche se non è nostra
intenzione: il nostro processo di "apprendere ed avanzare" prosegue
sempre, in ciascuna situazione.
La seconda
"Quello che succede è l'unica cosa che avrebbe potuto
succedere.
Nulla, ma proprio nulla, assolutamente nulla di ciò che succede
nelle nostre vite potrebbe essere avvenuto in altro modo.
Neanche il dettaglio più insignificante.
Non esiste "Se avessi fatto la tal cosa, sarebbe accaduta
la tal altra...".
No. Quello che avvenne è quello che poteva accadere , e ha
dovuto avvenire così perchè impariamo la lezione e andiamo avanti.
Ciascuna situazione che ci accade nella vita è perfetta, benchè
la nostra mente e il nostro io resistano e non vogliano accettarlo.
La mente fa associazioni solo di cose già successe (associa, non
crea!).
Essere succubi della propria mente impedisce la scelta.
Lasciare campo all'immaginazione apre alla creatività.
Come facciamo a distinguere i nostri pensieri?
Sappiamo che esiste "il nostro vero Sè", che parte da
noi e che sa cosa è meglio per noi.
La mente superficiale è quella che ci serve per organizzare la
nostra vita, ma non è l'organo deputato a prendere decisioni e a fare delle
scelte.
Devo scegliere: mi immagino nella situazione e ascolto come mi
sento.
La scelta giusta nasce dalle domande "Dove mi sento bene?, Dove
sento forza?, Dove sento debolezza?"
Quello che accadrà intorno a noi sarà in risonanza con come ci
sentiamo in quella situazione.
Questa è la pratica di co-creazione della realtà.
Poichè si tratta di una pratica, si apprende giorno dopo giorno.
Il nostro "disegno più grande" lavora insieme alle nostre scelte e ci
orienta.
Oltre al confronto con le possibilità che immagino, faccio il
vuoto nella mente
(per esempio ripetendo un mantra), per far tacere i pensieri e
fare il vuoto.
Quella è la condizine in cui prendere decisioni e fare scelte.
La terza
"In qualunque momento inizi è il momento corretto."
Tutto comincia nel momento indicato, ne prima ne dopo.
Quando siamo pronti perchè qualcosa di nuovo inizi nella nostra
vita, è allora che avrà inizio.
La quarta
"Quando qualcosa ha fine, ha fine."
Così, semplicemente.
Se qualcosa ha termine nelle nostre vite, è per la nostra
crescita.
Pertanto, è meglio lasciar stare, andare avanti ed avanzare,
arricchiti da quella esperienza.
Credo non sia casuale che se stai leggendo questo messaggio.
Nessuna goccia di pioggia cade mai nel posto sbagliato.
Arriva un momento nella vita in cui ti allontani da tutto il
dramma delle persone che lo creano. Ti circondi di gente che ti fa ridere.
Dimentichi il male e ti concentri sul bene.
Ami la gente che ti tratta bene e preghi per quelli che non lo
fanno.
La vita è troppo corta per non essere altro che felice.
Cadere è parte della vita, mettersi in piedi di nuovo è vivere.
Che ci sia pace in te.
Che tu possa confidare che sei esattamente quello che sei
destinato ad essere.
Che tu non dimentichi le infinite possibilità che nascono dalla
fiducia in se stessi e negli altri.
Che tu possa usare i doni che hai ricevuto e trasferire l'amore
che hai avuto.
Che tu possa essere contenta di te così come sei.
Che questa conoscenza sia nelle tue ossa, e permetta alla tua
anima la libertà di cantare, ballare, pregare ed amare.
Sei lì per tutti e per ciascuno di noi.