Se mia madre fosse ancora
viva oggi compirebbe 92 anni. Lei si chiamava Lucia ed era nata il 13 dicembre
del 1924. La sua vita è stata per me la conferma di quanto i legami con il sistema familiare di origine possano influenzare la vita di una persona.
Mia madre ha trascorso
gran parte della sua vita nel terrore di perdere tutto, di non avere da
mangiare per lei e per le sue figlie, di non avere un tetto sopra la testa. E
questa sua ossessione, che ripeteva urlante ogni giorno a me e a mia sorella, non aveva
una ragione logica. Non navigavamo certo nel benessere e nell’abbondanza, ma
avevamo da mangiare e un tetto sulla testa.
Il nonno di mia madre era figlio di una famiglia romagnola emigrata
negli Stati Uniti, ai primi del 1800 e siccome la moglie non poteva avere figli, il marito lo
ebbe con una serva. Ma poi alla nascita del figlio ne provò talmente vergogna, che cacciò il figlio di casa e lo rimandò con una balia in Romagna, per essere
cresciuto da una famiglia povera di contadini di San Mauro Pascoli. In poche parole
Giuseppe, questo era il suo nome, si ritrovò “escluso” dalla sua famiglia,
perse in questo modo il “diritto di appartenenza” e per tutta la vita visse
arrabbiato prendendosela con la moglie che chiamava “la mia serva”, senza
conoscere l’origine della sua storia, cioè che era nato da una “serva”.
Tutto questo avvenne a
livello inconsapevole, nessuno nella famiglia era al corrente di tutta la storia, questo era il cosiddetto "segreto di famiglia". Grazie alla mia esperienza con le Costellazioni
Familiari, sono riuscita a ricostruire la storia. Giuseppe passò, ovviamente senza
volerlo, il senso di “perdita” a suo unico figlio, mio nonno Pietro, che
trascorse tutta la vita molto arrabbiato con il mondo, perdendo quel poco
che gli aveva lasciato suo padre, e maltrattando moglie e figli. La moglie, mia
nonna Rosa, perse otto figli su tredici gravidanze. Tutta la famiglia viveva
costantemente nel terrore. Quando mia madre ebbe 12 anni mio nonno ricevette
una lettera dagli Stati Uniti. Lui non sapeva né leggere né scrivere andò da un
noto avvocato riminese che gli disse: Caro Pietro, tu sei l’erede di una grande
fortuna lasciata dai tuoi nonni americani, ma siccome la lettera è arrivata in
ritardo, ormai il Governo Federale americano si è inglobato tutto il tuo patrimonio”.
Mio nonno tornò a casa da Rimini, indossò i suoi pantaloni da lavoro, chiamò a
raccolta tutta la famiglia e disse in romagnolo: “ragazzi non c’è più nulla da
fare”. E la sua vita continuò come prima. Il suo senso di “perdita” e di
“fallimento” era talmente grande che non pensò di fare ulteriori ricerche,
fidandosi di quello che aveva detto l’avvocato. Mia madre per amore dei suoi
genitori e per non perdere il diritto di appartenenza si fece carico, suo
malgrado, di questo dramma familiare e solo grazie alla mia esperienza con le Costellazioni
Familiari riuscì a liberarsene e a
vivere in pace e serena
Ciao Mamma e tanti auguri.
Tua figlia Graziella
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